Riprendiamo l’esperienza sinodale.

Pubblicato giorno 20 novembre 2022 - News

Nella sua prima Lettera alla Chiesa torinese (26 giugno 2022) l’Arcivescovo mons. Roberto Repole ha esposto due forti convinzioni:

  • la nostra società non è più «normalmente cristiana». È arrivato il tempo di ridisegnare la presenza della Chiesa torinese sul territorio, tenendo conto del calo delle vocazioni sacerdotali, del calo della partecipazione dei fedeli, ma soprattutto delle trasformazioni sociali ed ecclesiali;
  • È il momento di domandarci quindi «come rimanere la Chiesa di Gesù Cristo vivo qui ed ora, che opera anche attraverso di noi», anche in un contesto in cui cristianità e società non coincidono più? Quali sono i germogli per la Chiesa di domani, ossia quali aspetti delle nostre comunità cristiane, quali esperienze e quali iniziative oggi realizzino meglio la bellezza dell’essere Chiesa e di annunciare il Vangelo?

«Germoglio dice novità e sorpresa, evoca subito al cuore qualcosa che ha un aspetto diverso da ciò che la pianta realizzerà e che rischia di non essere riconosciuto. Germoglio dice promessa di futuro, apre alla speranza. Evoca la cura.» ha sottolineato don Michele Roselli, Vicario per la Formazione.

Cercheremo allora germogli di Chiesa con uno sguardo al presente «nella luce dello Spirito»,

«chiedendoci dove lo Spirito del Risorto ci vuole portare»!


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