I germogli nella nostra parrocchia

Pubblicato giorno 29 novembre 2022 - News

Torino, 1° dicembre 2022

Quali germogli per la Chiesa di domani?

Questa è la domanda fondamentale della nuova esperienza sinodale che Vescovo e Consiglio Episcopale hanno chiesto alla Diocesi di Torino e che noi vivremo nella settimana che inizierà domenica 11 dicembre.

L’urgenza espressa dal Vescovo nella sua lettera del 26 giugno 2022, quella del “ripensamento della presenza ecclesiale sul territorio”, prende avvio nella forma di una ricerca che metta in evidenza quali sono le esperienze più interessanti, su ciascuna porzione di territorio, da un punto di vista ecclesiale: elementi della vita cristiana che valga la pena valorizzare perché in essi si vede la possibilità di dare importanti frutti nell’oggi e nel prossimo futuro, per quanto ci è dato comprendere.

Fin dall’inizio è parso evidente a tutti la particolarità di questo lavoro, che, per essere efficace, non deve prestarsi a fraintendimenti. Mettiamo in evidenza alcuni punti importanti della ricerca.

Una ricerca ecclesiale. Il termine germoglio è estremamente evocativo: la dinamica che esso contiene è ciò che gli uomini, assetati di speranza, futuro e cose belle, ammirano maggiormente. Germoglia e fiorisce ogni cosa in natura: non è un caso che questa immagine sia fissata in entrambe i racconti di creazione nella Genesi, come dinamica posta intrinsecamente in tutta la realtà (Gen 1, 11-12; 2, 9).

Il nostro lavoro non dovrà spaziare così tanto, su tutto l’ambito dell’essere, ma rimanere nella porzione di vita della nostra Chiesa locale. Dovrà quindi riguardare elementi di vita ecclesiale e non qualsiasi spinta vitale che sta sotto i nostri occhi. La ricerca, infatti, serve al Consiglio Episcopale per conoscere la nostra Chiesa, la vita delle nostre parrocchie, in questo che è un momento di difficoltà.

Non c’è Chiesa senza Gesù Cristo e vera vita evangelica. Per essere germoglio, un fenomeno ecclesiale deve contenere in sé un imprescindibile rimando a Gesù Cristo. Non deve essere solo una esperienza di gruppo o di impegno: è davvero ecclesiale nella misura in cui fa crescere la nostra “fede, speranza e carità” e porta noi a una più intensa sequela e affezione. Don Milani divenne il credente che conosciamo dopo aver visto la bellezza di un messale antico: anche un oggetto può essere sintesi di spirito veramente ecclesiale.

Germogli. L’ambito scritturistico ci dice che l’attenzione ai germogli è tipica di due categorie di persone: il saggio, che conosce quanto la vita possa mettere in crisi le interne certezze e si è posto quindi alla ricerca di conferme su come indirizzare la propria esistenza; e il profeta, che in nome di Dio smantella i comportamenti idolatrici e ipocriti degli uomini e invita piuttosto a una vera religiosità, il germoglio che tiene viva l’alleanza tra Dio e uomo. La Scrittura ci dice anche che il germoglio per eccellenza è l’uomo vero, Gesù Cristo, e il Regno che con lui ha avuto inizio. In tal senso, la sua germinazione sfugge agli occhi di sapienti e dotti, acidi e superbi, ma è colto dai piccoli dal cuore puro.

La “traccia per il racconto” elaborata a livello diocesano offre spunti di ricerca che possono essere ampliati. Può anche accadere che qualcuno non veda davanti a sé alcunché di vitale; speriamo che la ragione non stia nella sua superbia: Dio ha promesso di non abbandonare mai la sua Chiesa! Se uno sperimenta qualcosa che gli piace, che trova bello ora nell’esperienza ecclesiale propria o altrui, lo dica, anche qualora avesse la sensazione che sia una cosa piccola o non condivisa! È germoglio ogni esperienza fatta da cristiani e fatta nel nome di Gesù in una forma di compagnia, gruppo; ma è ecclesiale pure ogni gesto fatto da singoli e che tuttavia è a servizio del popolo dei credenti.

Nell’oggi. L’ambito è solo ed esclusivamente il presente. Nella nostra ricerca lasciamo fuori la nostalgia, il rimpianto, e pure il desiderio di ciò che non c’è. Il discorso, lo ricordiamo, punta sempre a quei germogli che dicono dell’agire di Dio, che è oggi, l’unico al quale si può dare risposta!

Sul territorio. L’ambito ecclesiale a cui noi, parrocchiani di Gesù Redentore, dovremo guardare, è quello della nostra parrocchia: l’ambito delle esperienze pastorali; l’ambito delle relazioni di fede in cui siamo inseriti; l’ambito delle relazioni con altri soggetti ecclesiali o istituzionali, vissuti a partire dalla nostra parrocchia.

Discernimento o della necessità di occhi spiritualmente attenti. Anche stavolta, la ricerca personale e comunitaria potrà cogliere nel segno nella misura in cui sarà fatta nella luce dello Spirito Santo: invocato, atteso, ascoltato, assecondato. Non si tratta quindi di esprimere opinioni: l’essere battezzati non è garanzia di stare in un ambito di verità se non è sempre presente un vero contesto di preghiera.

Bagno di umiltà. Il Vescovo lo ha già dichiarato per tutta la Chiesa diocesana: può essere che ora ce ne dobbiamo far più carico in ogni situazione particolare. Anzi, forse le tante lagne a cui ci siamo con facilità abbandonati non erano proprio nello spirito che il Vescovo ci invita ad assumere. Speriamo che questo lavoro possa anche essere occasione di fare noi stessi un bagno di umiltà.

Concediamoci a questo lavoro e viviamolo come essere parte di una Chiesa che continua a camminare ed essere luogo in cui Dio opera!

Una piccola ricerca di dove trovare il termine germoglio nella Sacra Scrittura

Come procediamo a questo punto?

Ti sono chieste due cose: prepararti e iscriverti.

 

La preparazione

 

Medita il testo di riferimento: dal Vangelo secondo Marco (4,26-29)

 Diceva: «Così è il regno di Dio: come un uomo che getta il seme sul terreno; dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce. Come, egli stesso non lo sa.  Il terreno produce spontaneamente prima lo stelo, poi la spiga, poi il chicco pieno nella spiga; e quando il frutto è maturo, subito egli manda la falce, perché è arrivata la mietitura».

Prepara il tuo racconto seguendo questa traccia

Per preparare il momento di ascolto è opportuno che tutti i partecipanti ricevano questa traccia in anticipo.

  1. Pensa alla tua realtà associativa e al territorio diocesano. Quali «germogli» di vita cristiana, quali iniziative o momenti di Chiesa tu vedi oggi più veri e promettenti nel territorio? Prova a indicarne al massimo 2 o 3. Un «germoglio» è ciò che dà fondamenta alla vita interiore, che testimonia la bellezza del Vangelo, che abilita la presenza battesimale dei cristiani nel mondo.
  2. Descrivi sinteticamente. In cosa consistono le realtà che hai indicato? Chi coinvolgono questi «germogli» di vita cristiana? In quali contesti si realizzano?
  3. Esprimi il tuo giudizio. Quali potenzialità intravedi nei «germogli» che hai indicato? Quali aspetti sono eventualmente da correggere? Quali altre esperienze o iniziative ritieni che potrebbero invece essere ridimensionate o accantonate?
  4. Guarda oltre. Guardando oltre la tua realtà associativa, esistono sul territorio diocesano situazioni ulteriori di «germoglio»? Quali?

Potresti cogliere «germogli» vivi in un’iniziativa, in un’esperienza, in qualcosa che vedi…

  • che celebra Dio con dignità e si mette in ascolto della sua Parola.
  • che esprime una fraternità cristiana autentica.
  • che cerca di guardare oltre i recinti ecclesiale e incrociare le realtà che vivono gli uomini e le donne di oggi con uno spirito missionario e universale.
  • che manifesta la ricchezza dell’intero popolo di Dio in una comunità aperta a tutti: dai giovani agli anziani, dai ministeri ordinati ai ministeri laicali…
  • che testimonia come il Vangelo tocchi tutte le dimensioni della vita: personali e sociali, economiche, politiche, culturali…
  • che è strutturalmente aperta, radicata nella vita della Diocesi e abituata allo scambio con le altre realtà del territorio
  • che parla di Dio secondo linguaggi non verbali ma efficaci.

 

 

L’iscrizione

 

 Ricapitoliamo alcune informazioni sulla settimana sinodale…

  • Settimana sinodale: da lunedì 12 a sabato 17 dicembre 2022, nella nostra parrocchia
  • Appuntamenti su tre fasce d’orario: ore 10 – ore 18 – ore 21
  • Gli incontri avranno la durata di circa 2 ore
  • Ogni gruppo sinodale sarà composto da massimo 12 persone.
  • Iscrizioni a partire da domenica 4 dicembre 2022

… e ora sei pronto per formalizzare la tua iscrizione

Iscrizioni online

Clicca sul link: https://presenze.rponline.it/germogli.html

Seleziona la data e l’orario che ti interessa

Inserisci i tuoi dati (cognome – nome – telefono)

Conferma l’iscrizione

 

Iscrizioni in segreteria parrocchiale

Recati in segreteria parrocchiale in orario di apertura (dal lunedì al sabato, dalle ore 9.00 alle 11.30)

Chiedi il modulo per l’iscrizione, compilalo e consegnalo

Aspetta seduta stante la conferma di iscrizione e ritira la ricevuta

 

In caso di problemi in fase di iscrizione online o di successiva disdetta, contatta la segreteria parrocchiale al numero 011/415.62.94

 

Come si svolgerà l’incontro: il metodo

La struttura del lavoro si ispira alla dinamica della conversazione spirituale, vissuta in piccoli gruppi, in modo da favorire un’esperienza centrata su un ascolto reciproco.

Ecco i principali passaggi:

  • Preghiera di apertura, per disporsi all’ascolto dello Spirito.
  • Ascolto dal Vangelo secondo Marco (Mc 4,26-29)
  • Conversazione e condivisione tra i partecipanti, secondo la seguente dinamica, suddivisa in tre momenti:

Prima fase: «prendere la parola» I partecipanti condividono a turno i “germogli” di vita cristiana che hanno riconosciuto nel proprio territorio. Non si tratta di affermare o far valere le proprie idee: il registro è quello della narrazione (ogni contributo è importante in vista del discernimento comune, senza dibattere, ribattere o giudicare il pensiero altrui). Seguono alcuni minuti di silenzio per preparare il passaggio successivo.

Seconda fase: «uscire da sé» Di nuovo, a giro ed esclusivamente a partire da quanto ascoltato, ciascuno condivide: “che cosa mi ha colpito e mi interpella profondamente? Che cosa mi commuove o sorprende? Che cosa mi interroga, infastidisce, illumina? Che cosa mi sembra tocchi questioni essenziali e apra nuove prospettive per la nostra Chiesa? Che cosa, invece, andrebbe ridimensionato o accantonato? Che cosa ci dice lo Spirito?”. Seguono alcuni minuti di silenzio per preparare il passaggio successivo.

Terza fase: «costruire insieme» L’animatore aiuta i partecipanti a raggiungere il consenso su cosa offrire come frutti dell’incontro: “Che cosa sentiamo importante dire a noi stessi e alla Chiesa diocesana? Quali sono gli elementi interessanti, innovativi, illuminanti? Quali ostacoli, difficoltà o preoccupazioni vale la pena segnalare?

  • Conclusione: i partecipanti riesaminano l’esperienza vissuta insieme. Ci si può domandare: come è stata l’esperienza? In che modo Dio era presente e all’opera durante il tempo in cui erano insieme? Si conclude con la preghiera.

 

Giornata comunitaria: iniziamo tutti insieme

Siete quindi tutti invitati a partecipare domenica 11 dicembre 2022, alla giornata comunitaria che vuole essere il momento introduttivo al lavoro che verrà svolto durante la settimana sinodale.

Il programma per la giornata è il seguente:

  • ore 11.00 Messa comunitaria
  • ore 12.30 Pranzo condiviso, nel salone interrato della casa parrocchiale: ogni partecipante/nucleo familiare provvederà a portare il cibo per sé e/o da condividere, oltre alle stoviglie necessarie (piatti, tovaglioli, posate, bicchieri)
  • ore 14.30 – 17.00 Attività comunitaria: momento di preghiera, presentazione dell’attività, divisione in gruppi ore 17.30 Conclusioni e saluti

Per ragioni di spazio (la sala contiene solo 120 posti a sedere) sarà necessario prenotarsi entro sabato 10 per avere un posto a sedere al pranzo: in segreteria oppure online al link https://presenze.rponline.it/germogli.html

Vi aspettiamo numerosi.

Don Alberto e l’équipe di preparazione